Dagli studi di Federmoda e da un sondaggio effettuato da Ispo per Neinver emerge chiaramente che, nonostante la flessione negativa nei consumi generata dalla crisi generale, a rallentare il calo degli acquisti ci pensano gli outlet e i portali di e-commerce.
Proprio gli outlet, centri cittadini riprodotti ad arte in zone strategiche e facilmente raggiungibili dalle autostrade, nel primo semestre del 2012 hanno registrato un incremento del 6,5%. Moltissimi gli acquirenti italiani, mentre i centri delle città e le lussuose vie dello shopping sono per lo più appannaggio di facoltosi visitatori stranieri.
Federmoda dichiara inoltre che gli e-commerce hanno registrato un incremento del 5,2%. Online si acquista moda per circa il 13% delle occasioni, dato che segue di poco il settore del turismo.
Il 43% degli intervistati da Ispo ha dichiarato di acquistare prodotti di abbigliamento online, in particolare:
– t-shirt: 20,3%,
– jeans: 7,5%,
– giacche: 5,8%,
– pantalone: 5,5%.
Il 34% degli intervistati dichiara di acquistare calzature, soprattutto sportive, mentre il 18% di acquistare borse griffate. È proprio la borsa da donna il prodotto per cui gli italiani sono disposti a spendere di più online con una spesa media di 108 euro. 78 è invece la spesa media dedicata alle calzature e 80 all’abbigliamento.
L’importanza della griffe assume sempre più un peso rilevante, tant’è che il 7,8% degli intervistati non cita i prodotti ma dei marchi specifici.
Pare che le esperienze di shopping non convenzionali come quella online o quella dei villaggi outlet siano apprezzate dagli acquirenti italiani che decidono così, nonostante la crisi, di non ridurre drasticamente i loro acquisti di moda.